Sicurezza: dal convegno Cisl di Cuneo segnali incoraggianti

sabato 5 Novembre 2016 / Territorio

La valorizzazione della figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (rls), attraverso un percorso formativo continuo e l’assistenza fornita dalla Sportello Sicurezza della Cisl Cuneo e del Patronato Inas, è una priorità per la Cisl provinciale che oggi vanta nella Granda un centinaio di rls. È uno degli aspetti principali emersi dal convegno Cisl, coordinato da Alfonso Territo, responsabile Salute e Sicurezza, sul tema della sicurezza, in occasione della settimana europea della sicurezza. Alla tavola rotonda hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale Cisl territoriale, Massimiliano Campana, il segretario regionale Cisl, Gianni Baratta, la responsabile nazionale Cisl Salute e Sicurezza, Cinzia Frascheri, e i principali attori istituzionali territoriali come Santo Alfonzo, direttore Spesal Asl Cn1, Daniele Bais, direttore Inail di Cuneo, e Alessandro Rapa, medico competente Asl Cn1 ed Enrico Solavagione, segretario territoriale Fisascat Cisl.
“I rappresentanti dei lavoratori hanno un ruolo fondamentale – ha spiegato il segretario generale Cisl, Massimiliano Campana – nella battaglia quotidiana per la difesa del diritto alla sicurezza, una funzione che richiede formazione adeguata e massima interazione con le istituzioni preposte. Per noi è indispensabile un loro coinvolgimento sempre maggiore da parte delle aziende”.
Il tema della partecipazione è stato ripreso anche da Cinzia Frascheri, responsabile nazionale Salute e Sicurezza Cisl.
“Il modello partecipativo – ha detto Frascheri -, che prevede il pieno coinvolgimento degli rls da parte delle imprese, è vincente perché garantisce migliori condizioni di lavoro e abbassa il rischio di infortuni in azienda”.
Dalla tavola rotonda sono emersi dati interessanti su infortuni e malattie professionali. Secondo Daniele Bais, direttore dell’Inail, dal 2011 al 2015, gli infortuni accertati e riconosciuti dall’Ente sono diminuiti del 30 per cento, passando da 7.763 a 5.529. Una sensibile diminuzione si registra anche nel riconoscimento delle malattie professionali che sempre nel periodo 2011-2015 scendono da 187 a 135: segno evidente che la prevenzione e la sensibilizzazione sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, almeno a Cuneo, sembra dare i suoi primi frutti.

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