Giovane lavoratore muore sul lavoro. Lascia la moglie e una figlia di soli due anni

martedì 14 Gennaio 2020 / Attualità
Daniele Peroncelli, la giovane vittima sul lavoro

Un altro infortunio mortale sul lavoro, un altro giovane trentenne che lascia la moglie ed una figlioletta di due anni. Si tratta del buschese (originario di Bosco di Busca) Daniele Peroncelli, 32 anni deceduto questa mattina mentre svolgeva lavori di manutenzione elettrica presso la ditta di autotrasporti Trae di Busca.

Pare che sia rimasto schiacciato da un carrello elevatore anche se la dinamica dell’incidente non è ancora così chiara; su di essa stanno effettuando le opportune verifiche i tecnici dello Spresal (Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Asl). Sul luogo è intervenuto il personale del 118 che non ha potutto far altro che constatare il decesso della vittima.

Il giovane artigiano si occupava di lavori nel settore elettrico.

“È una notizia che lascia sgomenti e profondamente addolorati – afferma il segretario generale della Cisl, Massimiliano Campana – il dramma delle morti sul lavoro e degli infortuni gravi che colpisce anche la nostra provincia prosegue inesorabilmente: umanamente e socialmente non è accettabile. Prevenzione, formazione ed intensificazione dei controlli sono le strade da seguire – prosegue Campana – auspichiamo a breve l’apertura del tavolo di confronto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con la Provincia di Cuneo richiesto da Cisl Cgil Uil”

Sono solamente due settimane che si è concluso il 2019 considerato l’anno horribilis per il numero di infortuni mortali avvenuti sul territorio cuneese che si riapre questo stillicidio difficile da fermare.

Nel mese di ottobre era deceduto in un tragico infortunio presso la Merlo di Cervasca un altro trentenne.  Anch’egli ha lasciato la moglie e due bimbi in tenera età ai quali sarà difficile, come lo sarà per la figlia di Daniele, spiegare perché il papà non c’è più.

Il 2020 si sta caratterizzando per le vittime che hanno in comune la giovane età: il 3 gennaio è morto a Chieti, schiacciato da un blocco di cemento, un giovane di 29 anni.  Il 10 gennaio a Pieve Vergine (VCO) è deceduto, schiacciato da una pesante putrella un lavoratore di 26 anni

Alfonso Territo

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