Riunito il Comitato esecutivo della Cisl Piemonte per discutere della situazione politica nazionale

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Comitato esecutivo 9 marzo Riunito il Comitato esecutivo della Cisl Piemonte per discutere della situazione politica nazionale

Venerdì 9 marzo, nella sede Cisl di via Sant’Anselmo 11, a Torino, si è riunito il Comitato esecutivo della Cisl Piemonte. All’ordine del giorno la situazione politica italiana dopo le elezioni, le problematiche dei servizi, la fitta agenda di iniziative dei prossimi giorni.

Pochi giorni dopo la riunione del Comitato esecutivo Confederale, si è tenuta nella sede della Cisl la riunione dell’organismo regionale. La relazione introduttiva del Segretario Generale Alessio Ferraris ha preso le mosse dal risultato della tornata elettorale del 4 marzo. “Abbiamo davanti un esito piuttosto netto, con dei vincitori e degli sconfitti: questa volta non dobbiamo assistere al teatrino post-elettorale in cui tutte le forze politiche affermano di aver vinto”. Tuttavia, queste elezioni ci mostrano un paese diviso, quasi spaccato a metà. A Nord ha prevalso la Lega, a Sud il Movimento 5 Stelle. Un brutto risultato, invece, per i partiti del centrosinistra.
Qual è la linea emersa nell’esecutivo nazionale? “Per i valori che ci animano, dobbiamo avere un profondo rispetto per i cittadini e per come si sono espressi. Ci confronteremo in modo leale e propositivo con chiunque riceverà l’incarico di guidare il nuovo Governo”. Ovviamente non mancano le nuvole all’orizzonte: in campagna elettorale, entrambe le forze politiche poi emerse come vincitrici non hanno avuto parole di stima verso i sindacati. “Proprio per questo, per avere una maggiore capacità di proporci come interlocutori, avremmo bisogno di essere fortemente unitari, condividendo i nostri sforzi con CGIL e UIL”. Si è sottolineato come la ripresa economica sia molto fragile nel nostro Paese: indispensabile, dunque, riuscire a limitare le disparità territoriali, che sono un freno allo sviluppo.

E non è mancato, inoltre, il riferimento all’accordo tra Confindustria e sindacati confederali sui “Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva” la cui firma ufficiale sarebbe arrivata nel pomeriggio, a poche ore di distanza. “Si tratta di un tassello quanto mai importante – ha ribadito il segretario Cisl Ferraris – nella costruzione di un nuovo modello di relazioni sindacali moderno e partecipato perché, oltre a rafforzare la contrattazione, rilanciando la produttività e i salari dei lavoratori, segna un svolta sul piano delle relazioni sindacali. L’intesa si pone, infatti, l’obiettivo di misurare la rappresentatività anche del soggetto datoriale Confindustria e, quindi, di mettere in campo una vera azione comune di contrasto al grave e diffuso fenomeno del dumping contrattuale”.

Parlando della situazione piemontese, invece, ci si è soffermati sul tema della non autosufficienza e sulla necessità di mantenere un confronto sempre più serrato con la Regione Piemonte, appurato che il Piano Sanitario regionale sta procedendo a rilento.

Ferraris ha poi ricordato gli appuntamenti fissati per i prossimi giorni (tra cui un’iniziativa, fissata per il 15 marzo, che coinvolgerà i candidati delle RSU della Cisl Scuola, Cisl Università e FIR – Federazione Innovazione e Ricerca, a cui sarà presente la Segretaria Generale Annamaria Furlan), comunicando inoltre che nei giorni successivi alla Pasqua si terrà il Consiglio Generale della Cisl Piemonte.

È seguito un dibattito animato da numerosi interventi, molti dei quali inerenti alla situazione politica nazionale dopo le elezioni. Altro tema dibattuto è stato quello dei servizi: alla vigilia dell’inizio della campagna fiscale, era indispensabile fare il punto sulla situazione del CAF; si è inoltre valutato l’andamento dei primi due mesi della nuova tariffazione dell’INAS.

Nelle conclusioni dopo il dibattito, Alessio Ferraris ha ripreso il tema della formazione: l’esecutivo nazionale concorda nel ritenerlo un aspetto centrale. Il proposito è quello di rilanciare l’attività formativa e l’utilizzo dello storico Centro Studi Cisl di Firenze.

Paolo Arnolfo

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