Lo Bianco e Ferraris (Cisl): “Possibile sperimentare progetto Politecnico Torino in aziende già aperte. No a fughe in avanti sulle riaperture”

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Lo Bianco-Ferraris-discutono-di-tav Lo Bianco e Ferraris (Cisl): “Possibile sperimentare progetto Politecnico Torino in aziende già aperte. No a fughe in avanti sulle riaperture”

In attesa di verificarne l’applicazione pratica nei posti di lavoro, la Cisl esprime un giudizio positivo sull’iniziativa progettuale del Politecnico di Torino che ha lo scopo di definire, in modo scientifico, strumenti e procedure per una ripresa delle attività produttive in piena sicurezza. Il progetto, come evidenziato dallo stesso rettore Guido Saracco nella sua presentazione in video conferenza, non sostituisce in alcun modo il “Protocollo di sicurezza anti-contagio” del 14 Marzo 2020, anzi, va ad affiancarlo e valorizzarlo, con proposte scientifiche e tecnologiche, condivise nei posti di lavoro anche con i comitati aziendali. Una garanzia fondamentale quella della sicurezza che va incontro alle richieste dei sindacati, parti attive del progetto con il ruolo di verificatori.

“Pensiamo possa essere utile sperimentare il Progetto del Politecnico nelle aziende già aperte, – dichiarano al termine della videoconferenza, i segretari generali Cisl di Torino e Piemonte, Domenico Lo Bianco e Alessio Ferraris – perché la ripartenza del lavoro può avvenire solo nei tempi previsti dall’ultimo Dpcm. No a fughe in avanti. Con l’avvio della Fase 2, cioè di un ritorno graduale, parziale e soprattutto in totale sicurezza alle attività lavorative, occorre intervenire in modo strutturale nelle singole realtà, modificando e aggiornando non solo le regole e le procedure, ma trasformando i processi produttivi e rivedendo profondamente l’organizzazione del lavoro come ritmi, tempi, carichi di lavoro e formazione. Così come andrà rivista la gestione degli spazi (spogliatoi, aree marcatempo, mense-bar, aree fumatori, parcheggi) e la disposizione dei luoghi di lavoro: dagli uffici ai corridoi, dai reparti alle attrezzature/macchine. Trasformazioni che di certo richiederanno in molti casi anche un profondo ripensamento dei modelli contrattuali, delle relazioni sindacali, delle modalità di lavoro e lo svolgimento di molte mansioni, con il coinvolgimento delle nostre federazioni di categoria. In attesa della sua applicazione, bisogna certamente proseguire il confronto sul Progetto del Politecnico, con la partecipazione attiva delle parti sociali”.

 

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