Cisl Piemonte, a Roma per “cambiare la Legge di Bilancio”

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Cisl Piemonte, a Roma per “cambiare la Legge di Bilancio”

Il segretario generale Ferraris alla vigila dell’iniziativa nazionale cislina: “Riteniamo che ci sia il tempo per incalzare le forze politiche e istituzionali, a partire dall’Esecutivo, per ottenere modifiche sostanziali alla manovra in favore di lavoratori e pensionati. Con Cgil e Uil divisi su questioni di metodo e non di merito”

“Il prossimo 15 dicembre, con una nutrita delegazione di dirigenti e militanti, saremo a Roma, all’Assemblea nazionale dei delegati e pensionati Cisl, che i terrà  all’Auditorium del Massimo, a partire dalle ore 9.30, per discutere della manovra economica e delle modifiche al testo presentate dalla Cisl al premier Meloni nel corso dell’incontro dello scorso 7 dicembre.  Insieme al confronto con i nostri delegati e iscritti, avviato nei giorni scorsi nelle riunioni degli organismi sindacali e sui posti di lavoro, abbiamo scelto questa forma di mobilitazione perché, come spiega lo slogan dell’inziativa nazionale, puntiamo a ‘Migliorare la Manovra e a contrattare le riforme’.  Tutta la Cisl piemontese condivide in pieno la linea tracciata dal segretario generale Luigi Sbarra. Pur esprimendo un giudizio articolato sulla manovra, con diversi punti di criticità, abbiamo scelto di non ricorrere ora allo sciopero generale perché riteniamo che ci siano ancora spazi di trattativa”. Lo afferma il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, alla vigilia dell’Assemblea nazionale dei delegati e pensionati Cisl che si terrà, a Roma, giovedì 15 dicembre, all’Auditoruim del Massimo.

“Come già accaduto lo scorso anno, con la legge di bilancio del governo Draghi – aggiunge Ferraris –  riteniamo fondamentale in questa fase il dialogo e il confronto con le forze politiche e istituzionali, a partire dall’Esecutivo, per ottenere modifiche sostanziali alla manovra in favore di lavoratori e pensionati. Per questo abbiamo presentato le nostre porposte emendative sui dossier lavoro, crescita, sanità e politiche sociali, pensioni, salari e contrattazione. Restano per noi prioritarie la lotta alla povertà, la tutela dei salari e delle pensioni e la costruzione di un nuovo modello di sviluppo, capace di coniugare solidarietà, crescita, coesione e corresponsabilità sociale, attraverso un metodo di confronto che sfoci in un Patto Sociale in grado di contrastare l’inflazione e la conseguente erosione di salari e pensioni. Qualche risultato, insieme a Cgil e Uil, da cui ci dividono più questioni di metodo che di merito, lo abbiamo già ottenuto, come l’avvio dei primi tavoli di confronto, a partire da quello sulle pensioni, che si aprirà il 19 gennaio 2023, preceduto da quello su Salute e sicurezza del 12 gennaio. Seguiranno poi  incontri specifici su politiche industriali e aiuti alle imprese e pubblica amministrazione”.

 

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