Terzo Valico, oggi ripartono i lavori dopo 2 mesi di stop a causa di una frana

lunedì 12 Luglio 2021 / Attualità

Da LA STAMPA del 12/07/2021 – NEL MAXI TUNNEL A FRACONALTO Terzo Valico, oggi ripartono i lavori dopo 2 mesi di stop a causa di una frana GIAMPIERO CARBONE FRACONALTO (ALESSANDRIA) Per circa due mesi il cantiere del Terzo valico dei Giovi di Castagnola, a Fraconalto (Alessandria) è stato fermo o quasi. Solo oggi ricominceranno le lavorazioni su tutti i quattro fronti di scavo, secondo quanto annunciato dal consorzio Ctg, formato dalle imprese Pizzarotti e Collini.

Nella notte tra il 17 e il 18 maggio una frana aveva gravemente danneggiato l’edificio che ospitava la control room, dove si trovavano le apparecchiature per il controllo della presenza dei gas nel tunnel sotto l’Appennino. Durante lo scavo possono infatti sprigionarsi sostanze pericolose che vanno costantemente monitorate. Per questo, l’attività di scavo, che a Castagnola avviene con il martellone, era stata sospesa. Gli operai, un centinaio, erano stati messi in cassa integrazione a rotazione.

A metà giugno erano rientrati solo alcuni lavoratori ma l’attività è rimasta quasi del tutto ferma fino a oggi. È infatti necessario sostituire i rilevatori dei gas e spostarli rispetto a dove si trovavano il 18 maggio. Operazione, quest’ultima, che avverrà ad agosto, durante le ferie, quando il cantiere sarà fermo. «È stata richiamata in cantiere – spiegano i sindacalisti Paolo Tolu (Feneal Uil), Rocco Politi (Fillea Cgil) e Massimiliano Campana (Filca Cisl) -più della metà della forza lavoro, che sarà impegnata solo dove è consentito lavorare in sicurezza.

Le operazioni relative al ripristino del rilevatori del gas si sono rivelate piuttosto delicate e sono necessarie le autorizzazioni da parte degli enti preposti». Secondo quanto riporta il sito terzovalico.it, a Castagnola risultano ultimati gli scavi della galleria «Finestra» e del camerone d’innesto con il tunnel principale. Nel cantiere Val Lemme, a Voltaggio, invece, lunedì è stata completata dal Cociv l’installazione del nastro trasportatore che consentirà di trasferire la roccia scavata direttamente nel deposito della ex cava Cementir oltre il torrente Lemme e la provinciale 160. Le operazioni sono avvenute di notte e la strada è rimasta chiusa al traffico. Finora il cosiddetto smarino viene trasportato via camion dal cantiere all’ex cava, dove è in fase di realizzazione un deposito da circa 1,6 milioni di metri cubi. RIPRODUZIO NE RISERVATA Il tunnel della Castagnola, a Fraconalto (Alessandria)

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