Svolta americana per la Pernigotti

domenica 31 Luglio 2022 / Focus

Jp Morgan, attraverso la società Lynstone, ha firmato un contratto preliminare d’acquisto del marchio dolciario alessandrino. Il 2 agosto incontro ministeriale per sciogliere i nodi della cassa integrazione  

Sono giorni decisivi per la Pernigotti di Novi Ligure. Il 14 luglio è stata annunciata a sorpresa la firma di un contratto preliminare di vendita dell’azienda dolciaria alessandrina, di proprietà del gruppo turco Toksoz, alla Lynstone, società del colosso americano Jp Morgan. La cessione del pacchetto azionario dovrebbe avvenire entro il 10 agosto, mentre il definitivo passaggio di proprietà concludersi entro il 30 settembre. Il condizionale è d’obbligo, visti i continui colpi di scena che hanno caratterizzato la storia recente di Pernigotti, marchio fondato nel 1860, ceduto nel 1995 alla famiglia Averna che a sua volta lo ha venduto nel 2013 ai fratelli Toksoz. 

La notizia dell’imminente vendita al fondo statunitense ha colto di sorpresa un po’ tutti anche perché a livello ministeriale è ancora in corso una verifica per il riconoscimento della cassa integrazione scaduta il 30 giugno scorso. 

Il 2 agosto ci sarà un incontro proprio al Ministero del Lavoro per sciogliere i nodi fondamentali di una vicenda che si è ingarbugliata con il passare dei mesi. Il primo nodo riguarda la cassa integrazione per riorganizzazione, della durata di un anno, iniziata a luglio 2021 e terminata al 30 giugno 2022, concessa perché l’azienda si era impegnata a realizzare 4,5 milioni di euro investimenti. Il ministero del Lavoro, attraverso i suoi ispettori, sta facendo le necessarie verifiche per capire se almeno una parte di investimenti sia stata realizzata e confermare così l’ammortizzatore sociale già erogato. Il secondo riguarda invece il riconoscimento di un nuovo periodo di cassa integrazione che dovrebbe decorrere dal primo luglio di quest’anno e durare un altro anno. Ma per poter concedere la proroga, i ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro hanno richiesto all’azienda di presentare il nuovo piano industriale alle organizzazioni sindacali. Il piano che, vista l’acquisizione in corso da parte di Jp Morgan, potrà essere solo di breve durata, dovrebbe essere illustrato ai sindacati nelle prossime ore e comunque prima del vertice ministeriale del 2 agosto.

In uno degli incontri che si sono volti in queste ultime settimane tra azienda, sindacati e ministeri interessati, i vertici di Pernigotti hanno riferito del recente accordo con Walcor – azienda di Cremona acquisita di recente sempre da Jp Morgan che produce già le uova di Pasqua con il marchio Pernigotti – per il lancio della campagna natalizia 2022. La campagna prevede il riavvio della produzione a Novi Ligure, la ripresa delle attività di marketing e di distribuzione. Nonostante le ripetute richieste di sindacati e istituzioni non sono stati però forniti dettagli su questa probabile sinergia industriale. 

“Noi chiediamo tutele occupazionali – spiega il segretario generale Fai Cisl Alessandria-Asti, Enzo Medicina – per i 56 dipendenti dello stabilimento che dall’1 luglio sono in ferie forzate a spese dall’azienda e un futuro produttivo per Novi Ligure che da anni sta vivendo una fase di grande confusione e incertezza. Oltre ai vertici di Pernigotti siamo disponibili a incontrare anche i nuovi acquirenti di Lynstone per fare il punto della situazione e discutere del nuovo piano industriale”. 

Anche per il segretario generale della Cisl Alessandria-Asti, Marco Ciani: “È venuto il momento di fare chiarezza e soprattutto di passare dalle parole ai fatti. In questi anni abbiamo assistito davvero a un brutto spettacolo che ha coinvolto uno dei marchi storici del territorio. Ora è il tempo di scoprire le carte e progettare il futuro”. (da Conquiste del Lavoro del 30 luglio 2022)

Rocco Zagaria

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