La Cisl Alessandria-Asti avvia il suo percorso congressuale con i segretari Ciani, Caretti e Rossi
Questa mattina, nella sala Baravalle della sede Cisl di Alessandria, si è svolto il Consiglio Generale della segreteria Cisl Alessandria-Asti. Presenti all’incontro le principali figure sindacali: Sauro Rossi, segretario nazionale Cisl; Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte; Marco Ciani, segretario generale Cisl Alessandria-Asti; Stefano Calella, segretario generale aggiunto Cisl Alessandria-Asti; e Cristina Vignolo, segretario della Cisl Alessandria-Asti.
All’inizio dei lavori, l’assemblea ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Franco Porcelli, storico dirigente della Cisl territoriale scomparso nei giorni scorsi. Dopo l’approvazione dei regolamenti, che sancisce il via ufficiale del percorso congressuale della Cisl territoriale, Marco Ciani ha aperto i lavori ricordando l’importanza del prossimo congresso nazionale, in programma il 15 e 16 aprile. “Il congresso non deve essere solo un rito – ha affermato – ma un momento per disciplinare il pensiero e rafforzare l’unità della nostra classe dirigente”. Ciani ha poi ricordato Franco Porcelli, definendolo “un grande sindacalista, pragmatico e di buon senso”, e ha ribadito l’urgenza di affrontare i cambiamenti che stanno trasformando Italia ed Europa.
Lavoro ed economia
Nel suo intervento, Ciani ha evidenziato la situazione attuale del mercato del lavoro e dell’economia. “L’occupazione è in crescita dopo la pandemia, con un aumento dei dipendenti e dell’occupazione femminile. Ma la carenza di competenze resta un problema”, ha sottolineato. Il Piemonte, ha proseguito, registra un trend positivo grazie all’espansione del settore edile, ma deve fare i conti con la flessione della produzione industriale e il crollo dell’export. “Siamo preoccupati per la perdita di posti di lavoro ad alto valore aggiunto, recuperati solo in parte nel settore terziario, spesso a basso valore aggiunto. Tutti i lavori sono dignitosi, ma non tutti creano la stessa ricchezza”, ha aggiunto Ciani, tracciando un quadro che richiede azioni mirate e tempestive.
Ilva di Novi, Amag Ambiente e Decreto Sicurezza: le sfide del territorio
Ciani ha poi toccato alcune delle questioni più calde a livello locale. “L’Ilva di Novi vede 600 persone in attesa di conoscere il proprio destino, mentre Amag Ambiente continua a destare preoccupazione. Dobbiamo vigilare per evitare un nuovo caso come quello della Centrale del Latte”.
Sul fronte politico, la Cisl si è dichiarata nettamente contraria al Ddl Sicurezza: “La garanzia dell’ordine pubblico e della protezione dei beni pubblici e privati è un principio sacrosanto, ma va necessariamente bilanciato con il riconoscimento della libertà a manifestare in maniera non violenta, che è un pilastro della nostra democrazia. Per come è disegnata, questa stretta si pone come potenzialmente lesiva di un fondamentale diritto costituzionale. Confidiamo in un confronto costruttivo che possa portare a una revisione del Ddl Sicurezza prima della sua definitiva approvazione – conclude Ciani – Nonostante la nostra contrarietà, non accetteremo strumentalizzazioni né mescoleremo la nostra organizzazione con i partiti. Non è nel dna della Cisl che fa dell’autonomia uno dei propri valori fondanti”.
Luca Caretti: “La Cisl è l’unico sindacato libero”
Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte, ha sottolineato il momento complesso che il Paese sta vivendo. “In questi mesi, siamo stati presenti in piazza per difendere l’industria, la sanità e anche la Rai. Siamo l’unico sindacato veramente libero, in grado di rispondere alle persone che rappresentiamo”. Caretti ha affrontato anche la Legge di Stabilità, evidenziando che il rientro del deficit non deve avvenire attraverso tagli alla spesa sociale. “Dobbiamo ragionare in prospettiva. Ci attende un autunno difficile, ma dobbiamo difendere l’autonomia sindacale e il nostro ruolo nei tavoli di confronto. Solo così possiamo essere il vero motore del cambiamento”.
Sauro Rossi: “Partecipazione e sinergia come valori fondamentali”
Il segretario confederale Sauro Rossi ha chiuso i lavori con un appello all’unità e alla lucidità nel confronto. “Se perdiamo i tavoli di dialogo, smettiamo di essere sindacato”, ha dichiarato Rossi. Ha ribadito che l’obiettivo della Cisl è promuovere un lavoro ben retribuito e tutelato, mettendo sempre la persona al centro delle proprie azioni. Rossi ha insistito sull’importanza di rafforzare la partecipazione e la sinergia tra le diverse forze sociali, senza condizionamenti ideologici: “Dobbiamo essere coraggiosi e lungimiranti, offrendo risposte concrete ai problemi reali”. Ha poi concluso citando Marco Aurelio, ribadendo che “il senso della vita è nella sinergia”.
Un appello per il futuro
Il Consiglio si è concluso con un appello a rinsaldare l’impegno comune: “Dobbiamo lasciare alle future generazioni un’eredità ambiziosa. La nostra forza sta nell’unità, nel confronto e nella determinazione a difendere i diritti di tutti”. Un messaggio chiaro: la Cisl è pronta a essere, ancora una volta, un punto di riferimento autorevole e concreto nel panorama sindacale e sociale.
Fabiana Torti
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