Il cordoglio della UST CISL Alessandria Asti per la scomparsa di Franco Coscia

venerdì 23 Dicembre 2022 / Focus

Con la scomparsa di Franco Coscia la CISL di Alessandria Asti perde il suo padre nobile, oltre che un dirigente di lungo corso e di grandissimo carisma. Nato nel 1931 a Tortona da una famiglia di operai, completa gli studi superiori all’Istituto Dante Alighieri fondato da don Luigi Orione, di cui condivide le opere per «camminare alla testa dei tempi».

Partecipa attivamente alla vita dell’associazionismo cattolico e collabora alle attività formative e sociali dell’ICAS, Istituto Cattolico di Attività Sociale. Affascinato dalla figura di Michele Crosio, Segretario della Libera CGIL e poi della CISL di Alessandria, è tra i fondatori della CISL nella zona di Tortona, con Valerio Aiassa e Angelo Traverso.

Nel 1953 il primo impiego in banca gli consente l’indipendenza economica, continuando a frequentare la facoltà di Economia e commercio all’Università Cattolica di Milano. Poi l’incontro con Giulio Pastore e Luigi Macario, l’invito al corso del Centro Studi di Firenze, l’assunzione della responsabilità, a metà degli anni Cinquanta, dell’Unione Sindacale Zonale Cisl di Casale Monferrato. Responsabile a tempo pieno in una realtà caratterizzata dalla monocultura del cemento, avvia nel settore una vera e propria rifondazione della presenza sindacale della CISL, basandola – come aveva appreso da Mario Romani – sulla indipendenza dai partiti e dalle controparti, sulla contrattazione aziendale, sulla valorizzazione della vita associativa e sulla formazione dei quadri sindacali.

Nel 1962, dopo una segreteria di transizione guidata da Bruno Lucchese, viene eletto segretario generale dell’Unione provinciale di Alessandria , responsabilità da lui ricoperta ininterrottamente fino al 1981.

Con la guida di Coscia e il lavoro duro nella squadra dei giovani dirigenti cresciuti con lui, il numero dei soci della CISL nella provincia “rossa” aumenta fino a superare quelli della CGIL, attorno alla metà degli anni Ottanta.

Dopo il Congresso del 1981, Coscia si trasferisce a Roma come vicepresidente dell’INAS-CISL (con Alberto Gavioli e Melino Pillitteri).

Nel 1993 rientra in Piemonte nella segreteria regionale della federazione dei pensionati della CISL con Antonio Fontana, e quindi viene eletto alla segreteria generale della FNP-CISL del Piemonte.

Infine, negli ultimi anni, da – libero cittadino in pensione – ha indirizzato diverse lettere al direttore del quotidiano AVVENIRE e al settimanale IL POPOLO della Diocesi di Tortona.

La CISL è stata certamente una ragione profonda della vita di Franco Coscia, che però ha sempre confidato di aver «potuto dedicare con soddisfazione le sue energie alla CISL soltanto per la complicità degli ideali e dei sentimenti della moglie Margherita (recentemente scomparsa), e la comprensione critica delle figlie Elena, Giovanna e Paola».

Per tali ragioni tutta l’Unione Sindacale Territoriale CISL di Alessandria Asti esprime, assieme al proprio cordoglio ed affetto nei confronti di Franco  e della sua famiglia alla quale si stringe in un abbraccio caloroso, una grande riconoscenza per la sua attività instancabile e per tutto quanto ha lasciato in termini di opere e di insegnamenti al nostro sindacato affinché continui a vivere e prosperare anche grazie al suo luminoso esempio.

 

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