Aggiornamento vertenza Itron: operaio e delegato Fim licenziato a causa del green pass

venerdì 12 Novembre 2021 / Focus

Segue aggiornamento sulla vicenda dell’operaio licenziato alla Itron di Asti dopo un diverbio con il direttore dello stabilimento sulle procedure di controllo del Green Pass (leggi il precedente articolo del 21 ottobre 2021 al seguente link )

Ieri (11 novembre 2021) è stata convocata una conferenza stampa presso la CISL di Asti; oltre a Massimiliano, il dipendente licenziato, erano presenti: il segretario della Fim Salvatore Pafundi, il Segretario Generale della Cisl Alessandria e Asti Marco Ciani, il Segretario aggiunto Stefano Calella e l’avvocato Gianfranco Tartaglino.

Nel corso della conferenza i diversi attori hanno dichiarato:

“Ad inizio settimana abbiamo cercato un interlocuzione con l’azienda a cui non è stato dato alcun seguito. Pertanto – salvo diverse evoluzioni – attiveremo i nostri legali per la tutela giudiziale di Massimiliano. Siamo fermamente convinti che il licenziamento sia viziato da condotte illegittime, pertanto la nostra richiesta sarà la reintegra del lavoratore.

Ovviamente sarebbe più sensato risolvere il contenzioso in maniera pacifica con un confronto diretto tra sindacato e azienda. Questo ci fa comprendere la volontà o meglio la non volontà della Società a relazionarsi con le organizzazioni sindacali. Temiamo addirittura che l’azienda pur di non ammettere eventuali responsabilità o colpe si stia arroccando su posizioni rigide ed inconcludenti. Neanche il tentativo di mediazione da parte del sindaco Rasero è riuscito a riavvicinare le parti. Lo ringraziamo per quanto si è prodigato.

Inoltre, colpisce come la direzione non stia tenendo conto del sentimento di vicinanza delle maestranze nei confronti del collega , dimostrato dallo sciopero spontaneo (rientrato solamente su invito del sindacato) e dai gesti di solidarietà che continua a ricevere Massimiliano.

Lunedì prossimo terremo un’assemblea alla Itron per aggiornare i lavoratori sull’andamento della vertenza, ma anche per capire il loro stato d’animo che di sicuro non sarà dei migliori dato il timore che possano venire adottati provvedimenti simili anche nei loro confronti.”

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