Acqua, ci basterà tra vent’anni? L’appello della Femca Cisl per combattere sprechi e salvare occupazione

venerdì 15 Febbraio 2019 / Attualità
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L'acqua è un bene sempre più prezioso da difendere
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L’incontro organizzato a Torino dalla Femca Cisl

Martedì 12 Febbraio la Femca Cisl regionale ha riunito i propri delegati del settore dell’acqua, presso la sede Cisl Regionale. I lavori si sono svolti con la partecipazione del Dott. Ronco, direttore regionale Ambiente.

“Abbiamo approfondito gli aspetti relativi la Legge Galli del 1994, analizzato la situazione dei sei ATO presenti in Piemonte e le modifiche che avverrebbero con l’applicazione del disegno di Legge “Daga”. L’acqua è un bene prezioso e sempre più a rischio, si ipotizza infatti che tra venti anni non sarà sufficiente a soddisfare il fabbisogno della popolazione, necessita quindi un’accelerazione agli investimenti per salvaguardare questo bene“, sottolinea Roberto MARENGO, Segretario generale Femca Cisl Alessandria-Asti.

Le società che gestiscono il settore devono creare l’efficienza necessaria a garantire il servizio all’utenza, evitare le dispersioni idriche e salvaguardare l’occupazione.
Sono necessari investimenti importanti per prevenire le perdite di una risorsa fondamentale come l’acqua, purtroppo molte aree hanno dispersioni che raggiungono anche il 70% del distribuito.

Bisogna investire in sistemi innovativi per lo sviluppo e nuovi sistemi per l’irrigazione agricola, l’energia elettrica e il recupero delle acque piovane.

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Un momento del dibattito

“Come Femca Alessandria-Asti – prosegue il sindacalista –  riteniamo che la proposta di legge “Daga” crei molte ombre in merito con il rischio di un arretramento di circa 30 anni, riportandoci ad un sistema che ha già dimostrato di non essere in grado di rispondere alle esigenze di un settore complesso come il ciclo idrico integrato, si presenterebbe la possibilità di portare il servizio in capo ai Comuni al di sotto dei 5000 utenti, con la conseguenza che non avrebbero la disponibilità economica per garantire gli investimenti (che passerebbero alla fiscalità generale) e la stabilità occupazionale“.

La Femca ritiene che si debba arrivare al compimento di quanto previsto nella Legge Galli con la costituzione di tutti gli ambiti, mantenendo il controllo pubblico del servizio idrico ma con il carattere industriale delle aziende in modo da garantire efficienza e investimenti.

Il 17 Dicembre 2018 Filctem–CGIL  Femca/Flaei-CISL e Uiltec–Uil hanno effettuato uno sciopero Nazionale per manifestare la contrarietà al disegno di legge sopra citato e all’applicazione di alcune norme presenti nel cosidetto “codice appalti” che metterebbero a repentaglio gli investimenti e l’occupazione nel settore, chiedendo al Governo un tavolo di confronto con le Parti Sociali.

Per quanto riguarda il nostro territorio, riteniamo fondamentale avviare tempestivamente un confronto con le Autorità d’Ambito, la politica locale e regionale.

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